Rotocalco
Manfredo Manfredi
Italia, 1970 / 11’
Appunti di taglio giornalistico su avvenimenti tipici nel mondo degli anni ’70, trattate con un linguaggio di immagini serrato, quasi telegrafico: un susseguirsi di flash che ci danno una visione drammatica, lirica e fantastica di alcuni miti, paure, aspirazioni della nostra società, visti come sfogliando le coloratissime pagine di un rotocalco.
Produzione: Corona Cinematografica
Soggetto e Regia: Manfredo Manfredi
Edizione: Aldo Raparelli
Effetti Speciali: Franco Zambelli
Fotografia: Elio Gagliardo
Musica: Sandro Brugnolini
Formato originale: 35mm
Colore
Manfredo Manfredi
Nel 1958 si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti. Inizia la sua attività di scenografo nel 1960, nel 1962 realizza i disegni per la sigla di Carosello e le scenografie di film, documentari e spettacoli televisivi. La sua sperimentazione nel campo del cinema d’animazione inizia nel 1963, con cortometraggi di denuncia sociale come Ballata per un pezzo da novanta (1966) sulla mafia siciliana, o Su sàmbene non est abba (Il sangue non è acqua, 1968), sul banditismo in Sardegna.Dal 1968 al 1975 si dedica alla regia di numerosi film brevi prodotti dalla Corona Cinematografica. Del 1975 è Uva salamanna che vince il Festival cinematografico internazionale di Mosca. Nel 1977 ottiene la nomination all’Oscar come miglior cortometraggio d’animazione con Dedalo. Negli anni successivi diventa socio della romana Cineteam e realizza film istituzionali, special televisivi, decine di spot pubblicitari e sigle TV. Negli anni novanta, realizza due notevoli adattamenti cinematografici da opere letterarie: Il canto XXVI dell’Inferno di Dante (conosciuto come Canto di Ulisse) e Le città invisibili da Italo Calvino. Nel contempo come pittore sviluppa la sua ricerca nell’ambito dell’espressionismo astratto, attività che continua tutt’oggi. Dopo 20 anni interamente dedicati alla pittura ritorna al cinema d’animazione nel 2018 con il film Lo spirito della notte.