Dedalo
Manfredo Manfredi
Italia, 1976 / 11’43”
L’apertura di una finestra per il vento, nell’interno vuoto un uomo e una donna siedono uno di fronte all’altro. L’uomo si alza per chiudere la finestra ma passando dietro alla donna, la afferra, la soffoca, la uccide. Poi la storia si srotola in un continuo rimbalzo di situazioni dove la percezione del presente, del passato la pura immaginazione, si sovrappongono sfumando i propri limiti, ambigui e allusivi, fino alla chiusura del cerchio e del racconto.
E ancora: il vento, l’apertura della finestra, l’uomo e la donna, l’uomo che si alza e sfiora la donna con una mano, lei si volta in un gesto affettuoso e complice, poi l’uomo chiude la finestra… Nulla è successo?
Un film sull’ambiguità delle cose in un labirinto memoriale.
Regia, soggetto e animazione: Manfredo Manfredi
Musica: Aldo Raparelli
Fotografia: Sergio Faiella
Produzione: Cineteam
Manfredo Manfredi
Nel 1958 si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti. Inizia la sua attività di scenografo nel 1960, nel 1962 realizza i disegni per la sigla di Carosello e le scenografie di film, documentari e spettacoli televisivi. La sua sperimentazione nel campo del cinema d’animazione inizia nel 1963, con cortometraggi di denuncia sociale come Ballata per un pezzo da novanta (1966) sulla mafia siciliana, o Su sàmbene non est abba (Il sangue non è acqua, 1968), sul banditismo in Sardegna.Dal 1968 al 1975 si dedica alla regia di numerosi film brevi prodotti dalla Corona Cinematografica. Del 1975 è Uva salamanna che vince il Festival cinematografico internazionale di Mosca. Nel 1977 ottiene la nomination all’Oscar come miglior cortometraggio d’animazione con Dedalo. Negli anni successivi diventa socio della romana Cineteam e realizza film istituzionali, special televisivi, decine di spot pubblicitari e sigle TV. Negli anni novanta, realizza due notevoli adattamenti cinematografici da opere letterarie: Il canto XXVI dell’Inferno di Dante (conosciuto come Canto di Ulisse) e Le città invisibili da Italo Calvino. Nel contempo come pittore sviluppa la sua ricerca nell’ambito dell’espressionismo astratto, attività che continua tutt’oggi. Dopo 20 anni interamente dedicati alla pittura ritorna al cinema d’animazione nel 2018 con il film Lo spirito della notte.